Lo scorso 12 meggio si è tenuto presso l’Istituto per l’Asia e il Mediterraneo (Isiamed) un convegno con il tema “La Via Marittima della Seta del 21o secolo e la Cintura Economica della Via della Seta sono una strategia e una sfida cinese all’Europa, nel nome dello sviluppo, che l’Italia non può ignorare”.

L’incontro ha visto tra i relatori: Alberto Bradanini, già ambasciatore italiano in Cina; Ugo Intini; Gianfranco Varvesi, direttore del settore Relazioni Diplomatiche per Isiamed; Vincenzo Valenti, direttore Cooperazione Internazionale di Isiamed; Renato Cortesini, coordinatore Isiamed giovani; Valeria Piacentini, Università Cattolica di Milano e un rappresentante della Sace.

Partendo dalla via della seta l’ambasciatore Bradanini ha offerto una visione amplia e attuale della realtà cinese sia dal punto di vista economico che sociale. Attraverso l’analisi delle diverse politiche governative e le varie iniziative adottate dal governo centrale Cinese nel corso degli anni, l’ambasciatore ha incentrato la sua provocatoria riflessione su come la Cina stia assumendo un ruolo sempre più notevole nella scacchiera economica mondiale.

La panoramica illustrata ha scaturito, nei presenti, svariati punti di riflessione sia riguardanti gli aspetti in cui l’intervento economico cinese ha inciso maggiormente, come ad esempio nelle differenti economie dei paesi europei, sia in quelle realtà come l’Africa , in cui l’interesse economico cinese è ancora allo stato embrionale, ma decisamente positivo per l’economia e lo sviluppo del paese.