Accordi di collaborazione dell’Anac con la Guardia di Finanza e con la Regione Campania

Accordi di collaborazione dell’Anac con la Guardia di Finanza e con la Regione Campania

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Il 30 settembre u.s. l’Anac ha firmato un importante protocollo di collaborazione con la Guardia di Finanza. Il protocollo individua due aree di collaborazione: quella della contrattualistica pubblica e quella del rispetto di prevenzione della corruzione nella Pubblica Amministrazione.

Nel primo ambito, la GdF, su impulso dell’Anac, procederà ad importanti verifiche. In particolare: a) compierà ispezioni atte a verificare il rispetto della normativa di settore da parte di stazioni appaltanti, operatori economici contraenti della P.A. e le società a partecipazione pubblica: il controllo riguarderà le varie fasi di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici; b) verificherà l’operato Società organismo di attestazione (SOA), attraverso ispezioni nei confronti dei soggetti interessati e in controlli sul sistema di qualificazione attuato dalle SOA: i controlli riguarderanno il riscontro sui requisiti generali e di indipendenza dell’assetto societario, patrimoniale, organizzativo e di governance. ma anche la correttezza delle procedure di rilascio delle attestazioni. C) la GdF coadiuverà l’Anac anche nell’attività di verifica dei requisiti di legge nelle procedure di rilascio del rating di legalità alle imprese.

Nel secondo ambito, quella del rispetto di prevenzione della corruzione nella Pubblica Amministrazione, la GdF coadiuverà l’Anac nelle attività di verifica del rispetto da parte delle PA e delle società partecipate degli obblighi di rispetto del Piano Nazionale Antimafia e dei Piani Triennali di Prevenzione alla Corruzione.

L’accordo segue di qualche settimana la stipula, sempre da parte dell’Anac di un accordo con la Regione Campania. Sulla base dell’accordo l’Anac si impegna a collaborare nella vigilanza di alcuni settori soggetti a rischio di corruzione: nei primi sei mesi dalla decorrenza dell’accordo, in particolare, verificherà sei complessive procedure per l´affidamento di lavori e/o servizi attinenti alla gestione e al ciclo dei rifiuti; alla gestione del servizio idrico; per la realizzazione di opere pubbliche di rilevante impatto socio-economico.

Molto interessante, e tutto da verificare nei suoi potenziali effetti dirompenti, l’impegno assunto, sempre nell’ambito di quell’accordo, da parte della Regione Campania, ad inserire nella documentazione di gara e/o contrattuale relativa a ciascun affidamento la seguente clausola: “La Regione Campania si impegna ad avvalersi della clausola risolutiva espressa di cui all’art. 1456 c.c. ogni qualvolta nei confronti dell’imprenditore o dei componenti la compagine sociale, o dei dirigenti dell’impresa con funzioni specifiche relative all’affidamento alla stipula e all’esecuzione del contratto sia stata disposta misura cautelare o sia intervenuto rinvio a giudizio per taluno dei delitti di cui agli artt. 317 cp 318 cp 319 cp 319 bis cp 319 ter cp 319 quater 320 cp 322 cp 322 bis cp 346 bis cp 353 cp 353 bis cp”.

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